Un ragazzo con la chitarra si trova ad Atzara per una serata musicale in solitario, chiamato da un ragazzo conosciuto ad Austis il mese prima. Mentre accorda la sua chitarra passa da quelle parti un altro ragazzo, un tipetto corpulento con l’organetto tra le mani e un sorriso gioviale. Non credo ci sia termine migliore per descrivere il sorriso di quel ragazzo… gioviale deriva da Giove, un pianeta che secondo antiche credenze è portatore di benefici influssi. Il ragazzo ascolta il tipo accordare la chitarra e appena si accorge di conoscere alcuni dei pezzi che sta suonando gli chiede se può unirsi a lui per una o due canzoni. Accanto a loro ci sta un fuoco che illumina i loro volti… le canzoni che l'organettista è in grado di seguire son più di due, riesce a star dietro alla chitarra come se non avesse fatto altro nella sua vita. La gente che passa e li sente è convinta che sia un duo collaudato da anni.
Vanno avanti per due ore almeno, poi a un certo punto si fermano per liberare le rispettive vesciche. Al momento di riprendere gli strumenti in mano uno dei due si gira rivolto all'altro e dice “A proposito, tu com'è che ti chiami?”
“Pierpaolo, e tu?”
“Io Giuseppe”.

In giro per canzoni:

Giuseppe Muggianu: Voce e chitarra

Pierpaolo Vacca: organetto e pedalini